Bando Resto al Sud 2023: tutto quello che c’è da sapere

Il bando Resto al Sud è un incentivo promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico, gestito da Invitalia, che mira a sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali nelle regioni del Mezzogiorno, con particolare attenzione all’iniziativa giovanile.
Il bando è stato avviato nel 2016 ed è stato prorogato fino al 2023. I fondi disponibili ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro.
In questo articolo, analizzeremo in dettaglio il bando Resto al Sud 2023, fornendo informazioni complete e aggiornate su requisiti, funzionamento, spese ammissibili e presentazione delle domande.

Bando Resto al Sud 2023: cos’è?

Il bando Resto al Sud 2023 è un incentivo che consiste in un contributo a fondo perduto e in un finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI, per un totale massimo di 50.000 euro per ogni richiedente.

L’incentivo è rivolto a:

Il bando Resto al Sud mira a promuovere l’imprenditoria giovanile e la crescita economica nelle regioni del Mezzogiorno offrendo un’importante opportunità di finanziamento per i giovani imprenditori, che possono beneficiare di un contributo a fondo perduto e di un finanziamento bancario a condizioni agevolate.

Requisiti necessari per beneficiare di “Resto al Sud” 2023

Oltre ai requisiti generali sopra indicati, per beneficiare del bando Resto al Sud 2023 è necessario rispettare anche i alcuni requisiti specifici riportati all’interno della comunicazione ufficiale del Bando.
Tutti i requisiti devono essere soddisfatti. Titolari di impresa o futuri imprenditori:

I beneficiari dell’incentivo possono essere:

Funzionamento del bando

Le agevolazioni previste dal bando Resto al Sud 2023 sono così composte:

Il contributo economico totale può quindi arrivare a 50.000 euro per ogni richiedente.

Il periodo di erogazione è di 30 giorni a partire dalla data in cui è ricevuta l’intera documentazione, nel caso del primo finanziamento (conosciuto come SAL iniziale), e si estende a 60 giorni per quanto riguarda il finanziamento residuale (noto come SAL residuale). Quest’ultimo viene erogato in seguito a un esame approfondito della documentazione e a un’ispezione sul campo, mirati a verificare gli investimenti effettuati e le spese sostenute.

In generale, le aziende che hanno ricevuto l’approvazione e sono titolari di un contratto di finanziamento agevolato dispongono di 24 mesi per portare a termine il programma di spesa, a partire dalla data di approvazione del finanziamento.

Spese ammissibili

Esaminati i dettagli del bando, vediamo ora quali sono le attività che possono essere finanziate dal bando “Resto al Sud” 2023. Tra le spese ammissibili troviamo:

Invece, tra le spese non ammissibili troviamo:

Presentazione della domanda per il bando “Resto al Sud” 2023

Le domande per il bando Resto al Sud 2023 possono essere presentate esclusivamente online, attraverso la piattaforma web di Invitalia. Per presentare la domanda è necessario:

La domanda deve essere presentata entro il termine di esaurimento dei fondi disponibili.

Per completare il processo di inoltro della richiesta, è indispensabile possedere una firma digitale e un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC). Dopo aver compilato il piano aziendale e trasmesso elettronicamente la richiesta insieme ai documenti allegati, verrà assegnato un identificativo elettronico. Solamente successivamente all’inoltro della domanda, nella sezione “Gestione dei contatti”, i richiedenti avranno la possibilità di eventualmente modificare numeri di telefono, indirizzo email e PEC.